Informazioni utili su impianti di riscaldamento per privati

Tutte le domande e i dubbi sugli impianti di riscaldamento.

La certificazione per l’impianto di riscaldamento è necessaria?

Si. L’impresa che ristruttura, modifica o installa l’impianto deve rilasciare una dichiarazione di conformità con degli allegati obbligatori.

Se l’intervento avviene su un impianto esistente, e quindi è una “modifica”, il certificato riguarderà solamente la parte modificata con la garanzia della totale sicurezza per tutto l’impianto.

Tale certificazione si rende inoltre necessaria per l’allaccio delle utenze.

Ogni quanto occorre far controllare l’impianto (manutenzione ordinaria)?

Per caldaie con potenza superiore a 100 KW, si richiede un controllo all’anno. Se la potenza delle caldaie è inferiore a 100 KW, i controlli sono richiesti ogni due anni.

Manutenzione ordinaria e straordinaria della caldaia

Cosa è meglio, il gas metano o il GPL?

Il metano e il GPL sono due combustibili utilizzati per il riscaldamento dell’acqua, delle case e per la cucina.

La distribuzione capillare del gas metano nel nostro paese lo rende il principe delle utenze, anche se anche il GPL ultimamente sta risultando la prima scelta per molto famiglie.

Il gas metano presenta sicuramente dei costi più contenuti e un limitato ingombro dell’impianto, mentre il GPL,combustibile più pulito, ha un prezzo più elevato del metano e necessita di uno spazio per l’installazione di un serbatoio. Quest’ultimo è una valida alternativa per chi non si può allacciare alla rete del metano, come ad esempio abitazioni isolate in campagna o tutte quelle non collegabili ai metanodotti.

Se devo cambiare caldaia, sono obbligato a installare quella a condensazione?

Nel settembre 2015 in Italia è entrato in vigore l’obbligo di legge di non immettere più sul mercato caldaie diverse da quelle a condensazione.

Tuttavia l’obbligo è per i produttori che non potranno più mettere in commercio nuovi modelli di caldaia tradizionale, tranne quella “a camera aperta”, che potrà essere installata nei casi in cui non sia possibile inserire altri tipi di caldaia.

Se decidete di installare una caldaia tradizionale, dovete controllare la data di fabbricazione che dovrà essere precedente al 26 settembre 2015.

Analisi di combustione e manutenzione delle caldaie autonome

Scegliere una caldaia tradizionale o a condensazione?

In linea generale le caldaie a condensazione sono più convenienti e sfruttano molto meglio il potere calorifero dei carburanti, quindi sarebbero consigliabili per le nuove installazioni.

Tuttavia non si può rispondere univocamente a questa domanda perché per la scelta vanno valutati diversi fattori.

Le caldaie a condensazione sfruttano il calore della combustione molto più efficacemente rispetto ad una caldaia tradizionale, poiché recuperano il calore dalla condensa. Ma per fare ciò devono essere presenti alcune circostanze, prima fra tutte quella relativa alla temperatura dell’acqua con cui lavora una caldaia a condensazione; questa deve essere bassa per far in modo che il calore condensi a 56°. Solo in questa maniera la caldaia può condensare e recuperare calore.

Allo stesso modo il rendimento in termini economici di questo tipo di caldaie aumenta al diminuire della temperatura con cui si fa funzionare l’impianto di riscaldamento. In media si può parlare di un risparmio economico – variabile a seconda della tipologia impiantistica – del 25-30% su impianti a bassa temperatura.

In tutti i casi in cui gli elementi tecnici e ambientali non consentono di far lavorare “a dovere” una caldaia a condensazione, e che quindi non portano ad una particolare efficienza in termini di rendimento, o nelle situazioni in cui non sia possibile sostituire un vecchio impianto con le nuove tipologie di caldaie, è consigliabile installare una caldaia tradizionale “a camera aperta”.

Perché è importante una corretta manutenzione dell’impianto termico?

Oltre agli obblighi previsti dalla legge, fare eseguire delle manutenzioni periodiche comporta una serie di notevoli vantaggi in termini di: efficienza dell’impianto stesso; guadagno in termini energetici, ossia minori consumi con stesso rendimento; sicurezza per gli inquilini dell’abitazione, nonché per tutta la vicinanza; guadagno economico, perché mantenendo l’impianto efficiente si abbattono le spese per il riscaldamento; rispetto dell’ambiente, grazie al monitoraggio dei fumi incluso negli interventi di manutenzione.

Manutenzione riscaldamento - Analisi di combustione caldaia

Cosa fare se il tecnico manutentore non vuole rilasciare il rapporto di controllo tecnico?

Il manutentore è obbligato per legge a compilare e rilasciare il rapporto tecnico di manutenzione.

Altrimenti è passibile di sanzione.

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Saremo felici di consigliarti sulle possibili soluzioni che fanno al tuo caso.

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